La nuova Lightweight E-Type è un progetto così incredibilmente ed emozionante che solo la casa di Coventry poteva ricreare.
Delle diciotto Jaguar Lightweight E-type che dovevano essere costruite originariamente, tra il 1963 e il 1964, se ne assemblarono soltanto dodici. Il marchio di Coventry, oggi, chiude il cerchio di quello che era il progetto “Special GT E-type”: è iniziata la produzione degli altri sei esemplari della vettura, più un settimo (denominato Car Zero).
Le auto saranno costruite da Jaguar Heritage, reparto specializzato della divisione Jaguar-Land Rover Special Operations, che ne curerà l’assemblaggio a mano nello storico impianto di Browns Lane, dove nacquero le prime dodici “Lightweight”. Gli esemplari verranno realizzati per rispondere alle omologazioni Fia per le competizioni dedicate ai veicoli storici. Le sei nuove E-type saranno costruite in alluminio come le loro antenate, e porteranno i numeri di telaio che erano stati loro destinati in origine, nel pieno rispetto della tradizione. Il processo produttivo, sarà fedele a quello degli anni ’60, non verranno impiegate tecniche di lavorazione e assemblaggio moderne.
3.9 sei cilindri in linea con lubrificazione a carter secco e un rapporto di compressione pari a 10:1 e da un impianto d’alimentazione con tre carburatori Weber doppio corpo 45DCO3, potenza dichiarata di “oltre 300 CV” e una coppia di “circa 380 Nm” a 4.500 giri. Cambio manuale a quattro marce tutte sincronizzate (identico a quello della Lightweight del ’63) con differenziale autobloccante e rapporto finale di serie pari a 3,31:1.
Lo chassis è composto da sospensioni con schema a triangoli sovrapposti all’anteriore e a ruote indipendenti al posteriore. Sterzo a pignone e cremagliera che sfrutta lo schema della E-type di serie. L’impianto frenante della Lightweight derivava (al posteriore) da quello senza servofreno del modello standard: anteriormente, la fuoriserie adottava dischi maggiorati. I cerchi da 15” in lega di magnesio riprendono design delle prime 12 unità, e sono abbinati a pneumatici Dunlop per le competizioni riservate ai veicoli storici.
I sedili sono rivestiti in pelle Connolly, disponibile nelle tinte che erano in commercio negli anni ’60. Su richiesta dei sei clienti sarà possibile una maggiore personalizzazione con colori e rifiniture a scelta.