Quattro mesi, 28 paesi e 30 mila chilometri, Cesare e Michele sono arrivati a Singapore, il punto più estremo raggiungibile in auto dall’ Italia
I due ragazzi toscani, a bordo di una Land Rover, sono riusciti a completare il viaggio entro la fine dell’anno.
Li avevamo incontrati a giugno durante lo svolgimento del raduno del Registro Storico Land Rover al Ciocco, i due 23enni Cesare Poccianti di Scandicci e Michele Sabatini di Fiesole, freschi di laurea alla ESE di Firenze (European School of Economics). Il loro sogno era di ripetere il primo Overland della storia “Oxford & Cambridge Far Eastern Expedition” del 1955 dove sei ragazzi inglesi appena laureati partirono in auto da Londra con destinazione Singapore.
Non vi nascondiamo che avevamo avuto qualche perplessità sulla riuscita del viaggio, quando Cesare e Michele presentandoci il loro “Overland” da Firenze a Singapore, a bordo di una Land Rover 110 ci avevano confermato che sarebbero partiti soli, senza supporto di altre vetture al seguito. Ma i nostri dubbi e le nostre perplessità sono presto svanite. Sulla loro pagina Facebook li abbiamo seguiti durante questi 4 mesi di viaggio, attravero due continenti, 15 capitali e 30 nazioni per oltre 30mila chilometri.
Senza paura di essere smentiti, possiamo dire che sono stati grandi! Con lo spirito, la tenacia e un pizzico di incoscienza, tipico e indispensabile dei ventenni, hanno portato a termine, nei tempi previsti il viaggio da Firenze a Singapore. La loro Land Rover li ha portati attraverso le maestose montagne della Cappadocia in Turchia e attraversato il deserto del Taklamakan in Cina. Hanno attraversato, accompagnati dalla polizia, zone del Pakistan dove erano attivi dei gruppi terroristici di Talebani. La loro casa è stata per 4 mesi l’Air-Camping ancorato sul tetto del 110, una notte, sul confine tra la Cina e il Kirghizistan, hanno temuto di essere spazzati via da un vento terribile ad una temperatura di –5°.
Ma quello che più ricorderanno non saranno i pericoli e le disavventure del viaggio ma la gentilezza, l’accoglienza della gente dei luoghi più poveri che hanno attraversato.
Cesare e Michele sono rimasti scioccati dal grado di inquinamento degli oggetti in plastica che vedevano nelle zone che hanno attraversato, dove mancava un sistema di riciclaggio dei rifiuti modo corretto.
In Azerbaigian, hanno visto mucche che pascolavano in mezzo a dei cumuli di rifiuti di plastica fumanti. Sponsor del viaggio è stata la MHG, azienda americana specializzata nella produzione di platiche biodegradabili.
Scott Tuten, MHG chief marketing officer ha detto:
“Il sostegno di questo viaggio ci ha aiutato a raggiungere le regioni che non sono accessibili da noi attraverso i nostri canali di comunicazione attuali, e ci ha fornito informazioni che possiamo utilizzare per aiutare questi paesi a ridurre il loro inquinamento di plastica. “