E’ equipaggiata con un assetto + 7 cm Equipe 4×4, pneumatici Lerma Gomme, roll cage Safety Device e centralina rimappata questa Defender 110 TD5 di casa Land Rover che grazie al sapiente allestimento di Alessandro Bandera rivela tutta la sua vocazione off road. Ecco i segreti della sua preparazione.

Nonostante le “misure” non proprio compatte (carreggiata ant/post 1486 mm; lunghezza piano di carico 1020 mm; altezza interna massima 1160 mm), la Defender 110 TD5 nella versione Crew Cab – ovvero doppia cabina – nasconde un innato spirito off road. Il fatto di non essere di piccola taglia non le impedisce certo di destreggiarsi perfettamente a suo agio anche sui terreni più impervi: anzi, la guida in OR è uno dei suoi punti forti visto che la perfetta combinazione fra altezza, larghezza e lunghezza le consente di affrontare qualsiasi tipologia di tracciato in modo sicuro e affidabile. E se a questo si aggiungono le ottime prestazioni garantite da un motore robusto e performante e l’ampio vano di carico separato, ecco un mezzo assolutamente perfetto per intraprendere lunghi viaggi. Già in versione originale il 110 Crew Cab si presenta con un ottimo biglietto da visita, se poi la si equipaggia con assetto + 7 cm Equipe 4×4, verricelli Come-Up, pneumatici tassellati, roll cage e allestimento interno racing style il risultato non può che essere un eccellente mezzo a trazione integrale adatto per divertirsi sui percorsi più impegnativi e per viaggiare a tutto confort sulle strade d’Europa e Africa. A capirlo subito è stato Alessandro Bandera, appassionato offroader di Cremona e presidente del club Caimani 4×4, che grazie ad una serie di sapienti interventi (in parte home made e in parte effettuati da specialisti del settore) ne ha fatto una fuoristrada assolutamente versatile. Testata su sterrate panoramiche e tracciati tecnici fra twist e pendenze laterali su e giù per l’Italia, questa doppia cabina ha entusiasmato in tutto e per tutto dimostrando di possedere una sorprendente indole trialistica.

170 cavalli di potenza

Motore cinque cilindri in linea per questa Defender 110 TD5 del marchio UK che, grazie alla centralina Alive adeguatamente rimappata, arriva ad erogare circa 170 cavalli garantendo performance ed affidabilità sorprendenti. Fra gli interventi realizzati, il proprietario ha optato per la modifica della pressione della turbina che ora è a 1,5 bar e all’installazione di un intercooler maggiorato, tubi in silicone e filtro aria della BMC alloggiato nel vano motore. Per migliorare l’aspirazione del 110 è stato inoltre scelto uno snorkel della Bearmach, fissato con appositi attacchi realizzati su misura dalla PayusTech alla struttura del roll cage. Anche il reparto elettrico ha subito alcune migliorie ad iniziare dall’aggiunta di un alternatore da 210 ampère e di 2 batterie Optima, una da 75 Ah posizionata sotto il sedile lato guida (con relativi staccabatterie) e l’altra da 55 Ah sistemata nel cassone posteriore all’interno di un apposito box antiacqua e antipolvere. Il proprietario ha scelto inoltre di dotare il 110 di uno sdoppiatore di carica marca T-Max e di un pirometro per misurare le temperature dei gas di scarico. Dopo un intervento di by pass, l’impianto di scarico si presenta ora completamente libero e dotato solo di silenziatore finale.
Assetto by Equipe 4×4 & pneumatici Lerma Gomme
Fiore all’occhiello di questa elaborazione è sicuramente il reparto sospensioni che ha trasformato questo Crew Cab in una eccellente 4×4 con vocazione off road. Sia all’anteriore che al posteriore Bandera ha optato per un assetto + 7 cm Equipe 4×4 con ammortizzatori Piggy Back (serbatoio separato) prodotti dall’azienda italiana Oram: a completare l’allestimento dell’avantreno sono delle torrette alte e la panhard regolabile oltre a tamponi di fine corsa, puntoni in ergal e tubi freno in treccia aeronautica (tutto Equipe) mentre al retrotreno troviamo attacchi shock absorbers e coni guida molle (sempre by Equipe) e puntoni QT. Gli pneumatici sono dei 9.00 R16 della Lerma Gomme modello Trial Extreme abbinati a cerchi antistallonamento con beadlock dell’Equipe 4×4. Anche il reparto sottoscocca si presenta modificato rispetto a quello in dotazione di serie ad iniziare dalle barre di sterzo e di accoppiamento maggiorate più resistenti alle sollecitazioni della guida in off road. Si è proceduto inoltre all’installazione di due ammortizzatori di sterzo rinforzati mentre per semiassi, flange, giunti e coppie coniche (4.11) il preparatore ha optato per accessori di casa Ashcroft. A protezione del serbatoio carburante originale è stata infine installata una resistente piastra costruita in materiale ergal dall’Equipe 4×4.

Allestimento interno ed esterno

A rendere ancora più accattivante la linea già decisamente glamour del Crew Cab è stato scelto il roll cage della Safety Device, specifico per la doppia cabina di casa LR, con 8 punti di ancoraggio a garanzia di assoluta protezione in caso di manovre a trazione integrale extreme. All’anteriore il 110 si presenta con un robusto paraurti realizzato in tubolare dalla Raptor 4×4 Equipments dotato di alloggiamento per verricello, in questo caso un Come-Up modello 9500i abbinato a 40 metri di cavo tessile. Per il posteriore è stato invece adottato un 9000, sempre della Come-Up, anch’esso con cavo in fibra tessile, posizionato all’interno del cassone del pick up e con attacco per winch di fabbricazione Equipe 4×4. Al posteriore, a protezione della carrozzeria sono stati installati due resistenti cantonali verniciati in nero utili in caso di appoggio della 4×4 nelle manovre fuoristradistiche mentre in sostituzione delle barre sottoporta originali ne sono state alloggiate altre due decisamente più resistenti da utilizzarsi anche come barre d’appoggio per salire/scendere dal Defender. Sia all’avantreno che al retrotreno troviamo 4 parafanghini maggiorati decisamente più resistenti di quelli di serie ma al tempo stesso più flessibili e dunque particolarmente adatti per la guida in off road. Se fissati al roll cage, sulla barra più alta posta sopra il lunotto anteriore, trovano posto 4 fari a led pratici, l’impianto di illuminazione del 110 è ulteriormente potenziato con l’aggiunta di 2 fari a forma tonda – marca Hella – alloggiati all’anteriore. Fra gli altri interventi di modifica realizzati sulla doppia cabina non passano inosservati l’inserimento di particolari in carbonio sul cofano, la mascherina anteriore in alluminio Nakatanenga, i vetri oscurati e le griglie a protezione dei fari ant. e post. oltre che quelle per le frecce sempre dell’Equipe 4×4. Per i week end off road o per i grandi viaggi ecco anche la tenda Overland della Autohome alloggiata su una struttura di fabbricazione home made. Il preparatore ha riservato un occhio di riguardo anche all’allestimento interno di questa Defender che si presenta con un cruscotto artigianale in carbonio dove sono ospitati i comandi dei verricelli, dei fari supplementari, del compressore ARB e dei blocchi anteriore e posteriore. I sedili sono dei Raid 2 della OMP abbinati a guide Equipe 4×4 mentre per le sedute posteriori si è optato per l’installazione di due originali di derivazione Defender al posto della panchetta in dotazione di serie che ha inoltre permesso di ricavare maggiore spazio nella parte posteriore dell’abitacolo. Anche il volante è un OMP così come il relativo mozzo. A completare l’equipaggiamento interno ci sono un frigo frizer IndelB da 42 litri (alloggiato fra le due sedute posteriori), un serbatoio supplementare da 180 litri realizzato in inox con bocchettone di carico esterno (di derivazione Land Rover modello 88) e sistemato al posto della panchetta originale posteriore, un serbatoio dell’acqua da 70 litri con pompa tubo e doccetta. Fra le altre dotazioni, l’impianto CB Alan 48 Plus con antenna, il Trip Master Mega TW5, l’inverter fissato dietro al sedile lato passeggero e la binda Hi-Lift con attacchi Equipe.

Sonja Vietto Ramus

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